Il 3D passivo offre una risoluzione più bassa, 1.920×540 in quanto gli occhiali polarizzati bloccano metà delle linee per generare la visione stereoscopica. L’approccio passivo risulta però vincente nel 4K, quando si compie l’Upscaling dei contenuti ottenendo ottimi risultati per fonti 1080p.
Per capire cos’è il 4K, dobbiamo dire che K sta per 1.000, pertanto 4K sta per 4.000, la larghezza in pixel dell’immagine e permette all’occhio umano di cogliere e visualizzare un maggior numero di dettagli con l’immagine che non perde di qualità.
I contenuti 4K si possono visualizzare attraverso i video demo oppure nei film ad alta definizione portati alla risoluzione superiore mediante il processo Upscaling del contenuto.
Ufficialmente, la tecnologia 4K è Ultra High Definition (UHD). Ultra HD è stato approvato come nome ufficiale, con le raccomandazioni) BT-2020 stabilite dall’ITU (International Telecommunication Union).
I vantaggi dell’ultra HD sono subito evidenti: immersione totale nella scena del video e dettagli davvero stupefacenti.
YouTube ha permesso l’upload di filmati a 2160P e i video disponibili sono aumentati in maniera esponenziale, tant’è che il portale si è evoluto per offrire la ricerca facile e la visualizzazione dei contenuti.
Girare video in 4K conviene anche se i “tradizionalisti”, ribadiscono che il 4k non sia ancora utile in quanto solo in pochi posseggono gli strumenti di fruizione adatti a visualizzarlo. Di contro però ci sono gli “innovatori”, ovvero, i sostenitori degli innumerevoli benefici di girare in 4K.
Oltre a quelli evidenziati fino ad ora, ci sono altri elementi dell’immagine che beneficiano di uno shooting in 4K rispetto a uno in 1080p, in primis, la riduzione del rumore che infastidisce il videomaker. Altro vantaggio è quello dell’aumento della profondità del colore originale. Inoltre, girare un video in 4K permette di realizzare un archivio di video definiti “master” che un giorno potranno tornare molto utili.
La densità di pixel e la risoluzione maggiore consentono ai programmi di editing, di ottenere una maggiore stabilizzazione dell’immagine, al contrario di un video in 1080p, con circa un 15% di zoom richiesto dagli effetti di stabilizzazione che renderebbe inutilizzabile il video.
La quantità extra di pixel nei video realizzati in 4K permette di ottenere quella che prima era solo una prerogativa dei fotografi professionisti, ovvero, l’opportunità di ricostruire scatto, inquadratura e lo shot in post-produzione.
Quindi niente più preoccupazioni per le riprese effettuate in modo affrettato, per le inquadrature rovinate da intrusi, o per le riprese effettuate dai droni.