Gli sviluppi dell’aeronautica
Un motore aeronautico è un motore che viene progettato per essere impiegato come produttore dell'energia necessaria a muovere un aeromobile.
La primissima evoluzione dei motori aeronautici, seguì l’evoluzione tecnica dei motori a pistoni che erano impiegati nel settore automobilistico. Ovviamente esistevano delle differenze che stavano nelle elevate dimensioni sipetto a questi ultimi, soprattutto quando si trattava di dover erogare la potenza utile a far sollevare il velivolo da terra, tenendolo in via. I primi motori utilizzati in questo settore avevano il vantaggio della modularità del progetto, vale a dire, le principali componenti meccaniche erano intercambiabili, in questo modo era possibile ridurre sia i tempi di realizzazione che quelli di progettazione. Lo sviluppo tecnico di tutto il settore si fece sempre più importante a partire dai modelli Mercedes D.III o BMW IV utilizzati su velivoli della prima guerra mondiale. Da qui fu sempre più diversificata la differenza tra motori radiali e motori in linea. I motori radiali, all’aumento di potenza aumentavano anche le dimensioni frontali, questo però a scapito dell’aerodinamicità di tutto il velivolo, mentre i motori in linea, riuscivano a contenere l’ingombro aumentando anche l’efficienza, per mezzo del raffreddamento liquido.
La Seconda Guerra mondiale fu un momento particolare per il settore, tant’è che in Europa, le aziende producevano motori di entrambe le tipologie, mentre negli Stati Uniti, si produceva il motore radiale, perchè veniva considerato più affidabile, soprattutto nel caso in cui si veniva colpiti dal fuoco nemico. Dello stesso parere anche l’aviazione giapponese, questo perchè qualora un colpo avesse messo fuori uso uno dei cilindri, il motore non avrebbe smesso del tutto di funzionare permettendo una possibile manovra di emergenza da parte del pilota. Sempre in questo periodo vennero introdotti i motori radiali a doppia stella e vennero anche introdotte architetture più complesse a a V, a W e ad H, ottenute accoppiando due o più motori in linea. Nella seconda parte del periodo, iniziarono a dotare i modelli aeronautici di compressori, in grado di aumentare la pressione di alimentazione e di mantenerla costante al variare della quota in grado di mantenere la velocità dell’elica. Durante la seconda guerra mondiale le prestazioni vennero migliorate aggiungendo i compressori a più stadi, impianti di raffreddamento a liquido pressurizzati, turbocompresori, sistemi di iniezione. Si arrivò così ai motori a getto con compressore trascinato da un motore a pistoni.